Professionista
Arch. Francesco Leanza

Definizione

L'Architettura Bioecologica è un'Architettura fatta per la protezione della vita; attenta e rispettosa alla qualità della salute di utenti ed abitanti negli ambienti costruiti, in grado di creare edifici ed abitati che siano dei veri e propri organismi viventi (bio); impegnata a realizzare, sotto tutti i punti di vista, un armonico equilibrio con i luoghi nei quali i manufatti si inseriscono e necessariamente trasformano (ecologica). E' decisivo riportare al centro delle confronto sulla sostenibilità il rapporto tra l'Architettura stessa e la Vita, intesa come campo di relazioni complesse e di equilibri instabili, riconducendo ogni soluzione ai principi e alle azioni più semplici ed eticamente verificabili. In questo senso propone come ‘modus operandi’ dell’attività professionale quello di pensare e realizzare manufatti o compiere trasformazioni del territorio con un bilancio finale tale da attestare un impiego di energie e/o risorse ambientali minimo o nullo, con modalità e strumenti tali da poter essere assimilato il più possibile a un processo “naturale”.



Materiali

Partendo dal principio che le risorse naturali non sono inesauribili, la bioedilizia predilige eco-materiali che provengono cioè da fonti rinnovabili, consentono di ridurre gli sprechi durante la loro produzione e non siano potenzialmente tossici per l’uomo.

La scelta dei materiali sostenibili e un’accurata progettazione sono poi finalizzati a rendere un’edificio efficiente dal punto di vista energetico per mantenere il confort interno e risparmiare elettricità per le attività quotidiane: ad esempio utilizzando sistemi per il recupero dell’acqua o fonti energetiche rinnovabili.

Alcuni di questi materiali, come il legno, la paglia o i mattoni, sono stati utilizzati fin dall’antichità, mentre oggi sono quasi scomparsi. Altri utilizzano tecnologie innovative e rispettose dell’ambiente, come il riciclo da materie prime, come ad esempio il legno-cemento e la fibra di cellulosa.

Principi

  • Approccio integrato. Tutti gli attori devono seguire un approccio integrato basato sulla pertinenza, la qualità dei materiali e le risorse utilizzate per il progetto eco-costruzione. Il costruttore deve avere un team competente, ispirarsi a esempi di edilizia sostenibile e conoscere le diverse soluzioni costruttive sostenibili.
  • Considerazione dei vincoli geografici. La costruzione deve integrare i vincoli ambientali come terreno, orientamento, differenze di altezza, disposizione degli edifici e degli alberi nelle vicinanze. Bisogna adattare il progetto al clima e alla vegetazione, alla quantità di illuminazione naturale, alla temperatura minima e massima, all’umidità.
  • Scelta dei materiali. Una scelta accurata dei materiali da costruzione, efficienti e rispettosi dell’ambiente, evita ponti termici. Infatti, pavimenti, pareti e coperture svolgono un ruolo importante nel rendimento energetico degli edifici. Ogni materiale influenza le prestazioni acustiche, l’inerzia termica e la capacità di far circolare l’aria attraverso l’edificio. Inoltre, la scelta deve tener conto del loro impatto ambientale.

  • Prestazioni energetiche. La padronanza delle tecniche per ridurre in modo significativo il consumo energetico permette autonomia energetica, risparmio finanziario e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Bisogna trovare il giusto equilibrio tra l’efficienza energetica della vita quotidiana (riduzione del fabbisogno energetico) e l’efficienza energetica dell’edificio (uso di impianti efficienti ed economici in termini per aumentare l’isolamento, come serramenti, sistemi di riscaldamento, ventilazione naturale).

  • Salute e comfort degli utenti. Un’abitazione eco-sostenibile deve garantire diversi livelli di comfort: visivo, acustico, termico e igrotermico, oltre, alla salute dei suoi abitanti. Un luogo sano in cui vivere ha una buona qualità dell’aria e dell’acqua e protegge dai campi elettromagnetici e dall’umidità.

Tecniche

  • Ventilazione naturale. L’edificio sostenibile deve consentire uno scambio con l’esterno e un rinnovo dell’aria naturale e non una ventilazione meccanica, per eliminare in maniera efficace gli agenti inquinanti interni (odori, fumo, sostanze tossiche).
  • Riscaldare consumando poco. Per massimizzare il riscaldamento ‘naturale’ occorre orientare gli spazi abitativi verso sud, in modo da catturare quanta più luce e calore possibile in inverno. Questa tecnica riduce il fabbisogno energetico della casa.La disposizione dei locali principali e il numero e le dimensioni delle finestre dovrebbero essere un buon compromesso tra il fabbisogno di luce naturale e la perdita di energia dell’edificio.Altro elemento fondamentale per ridurre gli sprechi energetici è isolare la casa dal freddo, utilizzando materiali ad alta inerzia e riducendo i ponti termici in fase di costruzione.

  • Rinfrescare senza aria condizionata. A meno che non vi sia una situazione climatica straordinaria, un edificio progettato secondo le norme della bioedilizia non dovrebbe avere bisogno di aria condizionata e dovrebbe garantire un adeguato comfort in estate. Per evitare il surriscaldamento è necessario proteggere la casa dal sole proteggendo le sue aperture. Queste protezioni possono essere fisse (tetti aggettanti logge, frangisole), oppure mobili (scuri, persiane) o vegetali: in inverno gli alberi perdono le foglie e lasciano passare i raggi del sole mentre in estate il fogliame protegge dal caldo del sole. Scegliere materiali con un elevato grado di inerzia, che così assorbono le variazioni della temperatura esterna farà il resto. Così il fresco della notte viene assorbito dai muri che lo restituiranno durante il giorno. Considerate inoltre che ci sono sistemi di riscaldamento che possono sono reversibili. Questo è il caso del riscaldamento a pavimento, che in estate consentono la circolazione di acqua fresca. È possibile anche usare dei sistemi ‘antichi’ come un pozzo canadese per raffreddare l’aria che entra.

  • Risparmio idrico. In una casa sostenibile è importante il risparmio dell’acqua destinata a soddisfare il fabbisogno de suoi abitanti (acqua calda sanitaria ma anche acqua per l’uso di elettrodomestici e per l’irrigazione degli spazi verdi).

Contatti

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